Il mais è un elemento imprescindibile della cultura ispanica. La storia chiamata Popol Vuh (o Pop Wuj), “Il Libro della Comunità” racconta la leggenda della creazione dell’uomo a partire del mais.??
#Kuika ti invita a conoscere questo interessante racconto:?
Il testo percorre la storia della Terra dalla creazione alla conquista che ad un primo ascolto possono sembrarci temi già sentiti ma che si iscrivono con valore e originalità all’interno della storia dei racconti. La creazione è effettuata da più dèi che si trovano inizialmente in una sorta di ‘limbo’ formato da cielo e mare, quindi creano la terra e successivamente gli animali. Qui il primo episodio curioso: gli animali non parlano e gli dei non sono in grado di farli parlare, pertanto saranno destinati a mangiarsi tra loro poiché non possono adorare gli dèi: da qui l’idea di creare l’essere umano. I primi essere umani, però, sono di fango, troppo fragili, poi di legno, senza sentimenti, perciò questi esseri divengono scimmie: ecco spiegata la loro somiglianza all’essere umano!
A questo punto la storia introduce i due gemelli, Hunapù e Ixbalanquè, dei quali racconterà le gesta e il loro albero genealogico: sono discendenti di Ixpyiacoc e Ixmukanè, due divinità molto importanti fra quelle che hanno creato il mondo, e sono sulla terra per risolvere alcune problematiche ed aggiustare qualche situazione. In particolare tra le loro avventure vi è l’annientamento di un essere cattivo che dimorava sulla terra, ovvero Vucub Caquix e l’interazione con alcuni animali dei quali hanno determinato le peculiarità: il cervo ed il coniglio sono senza coda (quasi) perché gliel’hanno strappata mentre cacciavano.
I topi non hanno peli sulla coda perché gliel’hanno bruciata ma, in seguito alla rivelazione da parte di un topo della posizione di alcuni oggetti lasciati ai gemelli dai loro antenati, Hunapù e Ixbalanquè provvedono subito a rifornirlo di mais e semi (per questo oggi i topi si nutrono di questi cibi!) Nel libro le interpretazioni di fatti ed avvenimenti si susseguono attraverso le avventure compiute dai due gemelli, numerose, appassionanti ed originali.
Nella terza parte del Popol Vuh avviene la creazione definitiva dell’uomo dal mais e la celebrazione della superiorità ‘indiscussa’ dell’etnia Quiché sulle altre etnie Maya grazie al possesso del fuoco, cosa che giustificherà nella quarta ed ultima parte del racconto, una valanga di battaglie tra popoli con la successione di un’infinità di re, che determinerà anche la fine di numerose tribù.
Il Popol Vuh è una tradizione viva, pulsante; storia avvincente di un popolo affascinante, ricca di spunti e che spazia dalla spiritualità alle guerre fra tribù, religiose e non, passando per tante piccole curiosità sulla creazione del mondo. È senza dubbio un must della letteratura tradizionale nonché un ottimo modo per ampliare i propri orizzonti.